Parigi era la città che amava di più.
C’era già stata, ospite di parenti e con me ci ritornò per diverse altre volte ancora.
Il primo viaggio insieme nell’estate del 1976, non a caso fu proprio a Parigi. Partimmo con la sua Fiat 500 grigia e arrivammo alle porte di Parigi verso le 22, a Pont De Charenton a pochi chilometri dal paese di mia cugina che ci prestava il suo appartamento, una enorme rotonda ad etoile con almeno 10 strade che portavano in tutte le direzioni e nessuna indicazione per la nostra meta. Fu grazie alla disponibiltà di un portalettere che lavorava proprio a Neully che arrivammo, verso le 6 del mattino in quella casa. Non avevamo alcuna carta stradale e all’epoca non c’erano navigatori satellitari né telefonini. Franca era innamorata di Parigi e previlegiava passeggiare lungo l'iIle de la Citè e per le stradine e le piazzette alberate e popolari del Marais e Notre Dame era la preferita in assoluto fra tutte le grandi cattedrali d'Europa visitate. E poi la scoperta della cucina multietnica e la prima volta in un ristorante cinese con Mario e Fabrizio dove ci volle mezz’ora per decidersi di entrare. E poi da Chez Renè a Belleville dove si mangiava il miglior cous-cous marocchino di Parigi.
L’ultima volta nel settembre del 2008 in “luna di miele”.
In Francia il suo viaggio più bello fu quello in Bretagna nel 1986, la terra di Asterix e Obelix e della scuola dei Nabis di Pont-Aven di Paul Gauguin. Bretagna, dove le donne i dì di festa indossano copricapi (bigodin) tessuti a mano con pregiati pizzi bianchi e dove le selvagge scogliere si tuffano a picco sull’oceano e il vento scolpisce distese di marmi rosa disegnando forme poetiche. E Carnac, luogo sacro agli Dei che per fortuna vedemmo prima che un lungo e alto recinto di metallo togliesse per sempre la poesia di quel posto magico. E poi Lorient, al festival internazionale della musica celtica dove assistemmo ad un memorabile concerto per arpa di Alain Stivell seduti sul pavimento della navata principale di una grande chiesa.
Poi
E ancora Francia in l'Alsazia nel 2002, fra le colline a vigneto dei Gran Cru e dove le cicogne camminano per le strade dei centri urbani come suntuosi e nobili bianchi passanti. Spettacolare e affascinante Strasburgo con le sue antiche case a traliccio, uno dei più belli e grandi centri medioevali miglior conservati d’Europa.
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