La passione che Franca aveva per le collane e per le gemme in genere aveva a che fare con il suo amore per l’arte visiva e per l’uso dei colori.
Il suo era un interesse “intellettuale” più che “manuale”, per il quale, a differenza dal piacere del tutto privato che aveva per la scrittura, le sue creazioni artigianali avevano il bisogno di essere indossate una volta terminate, rendendo così “pubblica” quella sua passione.
La vedevo in piedi, assorta, davanti al suo tavolo di lavoro totalmente ricoperto (a volte a più strati) di pietre di ogni genere, ambre, perle, argenti, che lei amava assemblare come fa il pittore con i suoi colori e quel tavolo era la sua tavolozza dove colore, materia e forma diventavano nelle sue mani qualcosa di unico e di personale, da toccare, soppesarne peso e consistenza, ammirarne colori e lucentezza e infine, indossare.
Era affascinata da tutto questo, specie dalle incredibili varianti di colore (non a caso adorava Paul Klee) e dagli accostamenti che si potevano fare assemblando pietre e altri materiali, tutti rigorosamente naturali e ogni tipo di gemma, ambra, perla e argenti, aveva una propria origine e storia che a Franca piaceva molto raccontare.
Spesso creava un gioiello pensando già a chi l’avrebbe indossato e con quale abito e di quale colore, in modo da trovare il giusto abbinamento, stile e cromie non erano mai a caso.
Aveva cominciato a costruire collane pochi anni fa e solo per se stessa, acquistando fili di pietre dove capitava, spesso all’estero durante i nostri viaggi di vacanza e presto diventò una vera esperta nel campo della gemmologia.
Poi cominciò ad avere delle richieste da parte di amiche e colleghe e presto quella sua privata passione “contagiò” anche la sorella Ivana la quale ne ha ereditato l’arte continuando l’attività che avevano iniziato insieme.
Questo il loro blog: www.loscrignodifrancaeivana.blogspot.com acquisti a Portobello Road |
al MACEF di Milano |
I MERCATINI DI BORGO CAVOUR
Nessun commento:
Posta un commento